E' ufficiale:non sono i nani, sono io. Se le corazzate armate naniche finiscono ripetutamente schiantate in cobattimento è colpa della mia tattica sbarazzina e assolutamente lontana da ogni dettame di guerra.
Riprova ne è l'ennesima brucinate sconfitta subita dai miei valorosi (per come affrontano la morte) nanonzoli supercorazzati ad opera di Skavene e Silvani.
Difatti, mentre il PG si sciaqua il corpo del reato nelle calde acque di Mauritius ed il Simo nazionale soffre appresso alle scadenze francofone, i restanti componenti della Tana del Sorcio si sono radunati per una serata di sangue ed alchool.
I nanazzi hanno retto bene, almeno per i primi re turni, facendomi quasi sperare in un possibile successo, poi, preso dalla sbornia di battaglia ho caricato un plotone di schiavi, così, mentre i miei ragazzi malmenavano la marmaglia skaven, gli avversari si posizionavano per daricare singolarmente e sempre in vantaggio di posizione le mie restanti truppe.
Morale della favola, dalla battaglia è uscito indenne il solo plotone del comandante, che ha girato per il campo di battaglia alla ricerca di qualcuno da mazzolare per bene... senza trovarlo.
Ahimè che disperazione.
La vittoria è andata cmq ai Silvani, che di misura hanno strappato l'ambito premio alla compagine di rattazzi che avevano avuto l'onere di combattere su tutti i fronti con caparbietà e tenacia.
Onore delle armi agli Skaven. Zio V. torna allo stato maggiore di Karak Hirn per studiare nuovamente tattiche basilari per nani.
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