Eserciti in campo

Thursday, March 13, 2008

Bretonnia - Caos 17-3

1. Per iniziare...

WH - Martedì 11Mar08
Bretonnia (Pie) Vs Caos (Lucone)
VD per Bretonnia - Bretonnia 17 Caos 3

Per chi c'era e soprattutto per chi non c'era, un breve resoconto della partita di ieri...

Ore 21.12. Stazione Ostiense, Piramide, Roma. Simo, che ospita l'incontro nella propria dimora, capisce di non arrivare mai in tempo all'appuntamento dato (21-21.30). Tralasciando mille improbabili (ma veri) aneddoti metropolitani, il Nostro raggiungerà la propria abitazione, per ultimo, alle dieci e un quarto circa, quando il primo turno è ancora tutto da giocare.

2. Gli schieramenti in gioco

Da una parte è disposta la cavalleria di Goffredo IV da Pione, il Giusto, come spesso si riferisce a lui il suo fedele esercito. Ordinati e composti, i cavalieri sono pronti alla carica guidati dal proprio comandante. Sono rinfrancati e protetti dall'ombra che grandi vessilli e stendardi proiettano sui loro cavalli bardati, rassicurati dalle preghiere di una damigella che li accompagna in battaglia, forti della giustezza e della necessità che animano la battaglia che sta per consumarsi sulla brulla piana del Mer'edith, coperti dal fuoco amico di un sempre temibile trabucco e di una schiera di arcieri scelti provenienti dal feudo di Ludmig il Retto.

Dall'altra parte, a pochi minuti di corsa dei cavalli, si ammassa la banda di Vartas; una volta conte imperiale, il comandante in capo della barbara e caotica schiera è ormai votato a Tzeench, unico dio che ormai riconosce, piegandosi al quale ha votato tutta la sua esitenza all'odio, alla guerra e alla morte ricevendo in cambio l'abominio che ne contraddistingue i lineamenti demoniaci e le mutazioni copiose. In groppa al suo destriero, anch'esso ormai mutato e votato al male più puro, si erge con la sua scura figura una spanna più in alto di chiunque sul campo di battaglia. Ma dallo spregevole dio che egli rappresenta in terra, ha ricevuto altro dono immondo e immensamente terrificante, quello dei segreti della magia di Tzeench e dei percorsi per farne in battaglia strumento di morte e sangue.
Al suo fianco è la guardia personale di cavalieri che sempre lo accompagna in battaglia, da lui scelta personalmente, per lui disposta al sommo sacrificio. Un'unità di guerrieri, numerosissimi, in armatura pesante e scudo, una banda di predoni in armatura leggera e una schiera di furie sono guidate da uno stregone, padrone della sfera della morte, e da Croach, un guerriero che si erge sugli altri per stazza e altezza. Ad un aspirante campione, Vartas in persona ha affidato il compito di portare lo stendardo da battaglia del sangue putrefatto, che infonderà alle truppe determinatezza e coraggio senza pari. Al campione, Vartas ha promesso morte sicura per sua mano se mai lo stendardo dovesse cadere o, peggio ancora, divenire cimelio del nemico...

In una frazione di secondo, le furie spiccano il volo all'unisono, come mosse da improbabile intelligenza di ignota provenienza.
La battaglia è cominciata.

3. La battaglia

Le creature volanti si dispongono sul fianco destro dello schieramento nemico, attente a non solleticare il facile appetito dei pegasi e la voglia di combattere dei loro fieri cavalieri. Unico obiettivo dei demoni è mettere il trabucco in condizione di non nuocere, tra poco i proietti lanciati dall'infernale macchinario scuoteranno altrimenti il cuore delle truppe caotiche...

Al centro, la manovra di avvicinamento delle unità di guerrieri e predoni è prudente e cauta. Il nemico è quasi a distanza di carica e le corazze pesanti del marchio indiviso rimangono vicine ai marauder, confondendosi e mischiandosi con le pelli di cuoio e le armature leggere di questi ultimi.

Vartas è presuntuoso e, mai come stavolta, soggiogato dal divino impulso dello stesso Tzeench; vicino a sè vuole solo la sua guardia personale, coi cavalli tenuti a debita distanza dal grosso dei cavalieri di Bretonnia... ma non da un'unità di fieri e coraggiosi erranti che sfidano la sorte puntando l'avversario e i suoi grossi compari a passo di carica. Le urla dei cavalieri si miscelano nell'aria fredda della piana coi nitriti dei cavalli che, seppur bardati, si estendono agili, percorrendo in un nulla la distanza che li separava dal nemico. Il fracasso dell'impatto è notevole. Alla fine, degli erranti non resterà che il ricordo, ma riusciranno nel loro disegno: Vartas e i suoi rimangono infatti impegnati abbastanza tempo per consentire alla manovra delle due unità di Bretonniani, guidate dallo stesso Goffredo, di tramutarsi in carica, senza appello. Stavolta l'impatto frontale delle due formazioni a lancia sul nemico è di inaudita violenza.

Cadono abomini del caos più infimo, piegati dal metallo forgiato che ne attraversa, seppure con evidente difficoltà, le pesanti corazze sporche del sangue dei precedenti scontri e arrugginite dall'uso e dal tempo. Goffredo non riesce a dare il contributo sperato, pochi gli affondo che arrivano sul generale avversario, in una sfida che vede quest'ultimo rispondere con inaudita violenza e sferrare con successo molti attacchi sul comandante delle truppe di Bretonnia. Due le ferite che ne segneranno sempre la figura, al volto e al torace.

Ma la buona sorte e le preghiere della damigella poco distante aiutano Goffredo nel momento peggiore; la superiorità manifesta del nemico, il coraggio derivante dagli stendardi che ondeggiano al di sopra degli elmi dei cavalieri attaccanti, i caduti di Vartas e l'impossibilità di difendersi ancora spingono i seguaci di Tzeench alla fuga. Vartas, non volendo lasciare i suoi, abbandona la sfida per non rimanere isolato... ma la corsa dei destrieri caotici ha vita breve. L'unità di Vartas è presto raggiunta, circondata e annientata... nel nome dell'ottusità del signore del mutamento.

Al centro, un immenso masso di roccia granitica vagamente squadrata si abbatte con estrema forza e violenza sull'unità di guerrieri, che nenche le armature pesanti possono salvare. Il tonfo sordo della roccia che atterra al suolo è preceduto soltanto dalle grida disordinate dei guerrieri... Alcuni non parleranno mai più. Gli eroi non faticano comunque a mantenere l'ordine e la disciplina.
Nel frattempo, lampi innaturali e sprizzi ficcanti di energia di diversa forma e colore si intercettano sul campo di battaglia, ma la magia non riesce a fare la differenza, in particolare dopo la morte di Vartas. Pochi cadono tra le fiamme di Tzeench o in qualità di vittime dei sussurri mortali del dio soggiogatore. E spesso gli uomini di Goffredo trovano la propria salvezza protetti dalle preziose pergamene di dispersione recitate in fretta nel bel mezzo del combattimento...

Sul fronte sinistro dello schieramento della banda del caos le furie hanno ragione dei serventi del trabucco che fuggono via prima ancora di essere preda delle creature volanti. Le furie moriranno però poco dopo, trovando la morte trafitte dalle lame dei cavalieri opposti all'unità di Goffredo, che nel frattempo riorganizza i suoi cavalieri per lanciare un ultimo veemente attacco contro i superstiti dell'esercito avversario. Ma i marauder si sottraggono alla carica puntando a loro volta, e sgominando, la guarnigione di arcieri. Ormai rimane solo un ultimo corpo a corpo cui danno vita, caricando, i cavalieri di donna Serina e i pegasi rimasti ancora vivi... Ma ormai è tardi...

Gli schieramenti si disperdono...
Tzeench troverà un nuovo discepolo per la sua vendetta.
E dall'alto delle rocce sulla sommità della collina Goffredo si gode un riposo che saprà meglio meritare la prossima volta...



Classifica
Orchi 40 (2)
Bretonnia 24 (2)
Caos 16 (2)
Nani 13 (2)
Oscuri 7 (1)
Impero 0 (1)

3 comments:

Anonymous said...

niente reportage fotografico stavolta?
complimenti ai seguaci della dama

ora aspettiamo il mega scontro impero-oscuri

i nani si stanno leccando le ferite :(

Anonymous said...

la nuova classifica quindi:
orchi 40 (2)
bretonnia 24 (2)
caos 16 (2)
nani 13 (2)
oscuri 7 (1)
Impero 0 (1)

prossima partita Impero oscuri naturalmente vero?

Qualmion said...

Voglio giocare,
VOGLIO GIOCARE,
VOGLIIIIOOOOO GGGGIOOOCAREEEEEE!

Ma quando torno posso inserirmi anch'io?
Un poco?
Eddai?