Eserciti in campo

Friday, March 07, 2008

Orchi vs Nani (20-0)






Per chi c’era e soprattutto per chi non c’era, un breve resoconto della partita di ieri tra Stefano (Orchi e, per una volta, Goblin) e Mauro (Nani).






Presentazione
L’atmosfera è tra le migliori, Simo ha portato le scenografie; libri e oggettistica del Palapaviotti (Robi, sempre grazie!) lasceranno volentieri il campo a colline ed alberi dalla fluente chioma. Sul tavolo c’è ancora da lavorare...
Qualche minuto e Pie e Vincio portano altre macchine da guerra al buon Mauro.
Chiara decide che è finalmente giunta l’ora di andare a letto e, una volta indossato il rosa pigiama, prega affinché la faremo dormire... almeno un po’.

Gli eserciti

I Nani, comandati da Grimadin del Picco di Kalav, su “disco” (!), contano sul coraggio e le abilità di Vladimiro il Bevone, thane di assoluta forza e fama, e due forgiarune (sulla poca utilità dei quali zio Vincio ricamerà dall’inizio alla fine della serata, tra uno snack e l’altro...). Macchine da guerra, balestrieri, fucilieri, unità di guerrieri e barbalunga completano lo schieramento al fianco della guardia personale di Grimadin.

Dall’altro lato, a poche miglia di distanza, l’esercito dei pelleverde. Lo
schieramento non vede alcun pezzo capace di lanciare incantesimi (poveri forgiarune...) ma solo forza dura e selvaggia (è il caso di dirlo!) al servizio di Frakasso l’Aztuto. Il generale, o meglio il più grosso dei bestioni, è su cinghiale, insieme alla sua truppa scelta. Goblin su lupo completano la forza veloce d’attacco ed includono un eroe, Herzy il Matto, che affiancherà Frakasso per tutta la durata del combattimento ed un altro folle eroe Goblin, Murzag. Squarta Beztie, un grosso e spavaldo orco nero, comanda un’unità di musi duri. I guerrieri selvaggi, due gettalance e una catapulta, queste ultime disposte sui bassi picchi delle colline nelle retrovie, completano lo schieramento...

Lo scontro - dopo...

Schermo nero. Rumori di battaglia confusi, grida di coraggiosi nani che imprecano e combattono. Urla scomposte di pelleverde che si miscelano confondendosi l’una con l’altra, incutendo ancor maggior terrore.
Per un attimo il nero lascia il posto ad un frammento di battaglia che lascia intendere che le folte barbe stanno avendo la peggio.
Nero di nuovo. I suoni gutturali dei pelleverde sovrastano, ormai decisamente, le grida dei nani. Una frazione di una realtà che Grimadin non avrebbe mai voluto immaginare mostra il generale perdere l’equilibrio sul disco e cadere pesantemente a terra, il viso regalare copioso sangue rosso, scuro e fiero, la barba colorarsi d’improvviso tingendo poi la tela già incisa e martoriata del campo di battaglia.
Nero, solo per un un paio di istanti in cui risuona alto l’urlo di vittoria prima e il riso cacofonico poi di Frakasso, al termine dell’ennesima battaglia vinta, stavolta dopo soltanto due ore che tutto era cominciato...

Lo scontro - prima...

Dissolvenza...
Flashback.
Campo Urgan Kane, avamposto dei nani di Grimadin del Picco di Kalav, due ore prima.
È ormai sera. Le sentinelle dei piccoli uomini scrutano come di consueto i movimenti dei pelleverde che continuano ad ammassarsi sul fronte Sud della piana, alle pendici delle colline di Zorghivar. Poche ore prima, l’ultima sortita degli orchi al campo. Ancora una volta, come nelle precedenti occasioni, pochi i pelleverde che hanno fatto ritorno all’accampamento della waaagh! di Frakasso l’Aztuto. Ma abbastanza per riferire sulle difese dei nani e sul loro potenziale di fuoco. Al furbo capoguerra dei verdi non basta che una sommaria e lacunosa descrizione dell’esercito nemico per decidere sul da farsi. Ordina ai piccoli, sacrificabili goblin senza lupi, di muovere i gettalance e il gettapietre in posizione, qualche metro più in alto di dove erano, convinto che i nani si aspettino l’ennesimo, inutile attacco dalla lunga distanza per le prossime ore... e la sua logica trova riscontro nelle errate convinzioni di Grimadin che non allerta le sue unità allo scontro imminente. Frakasso sa bene che un attacco che non possa contare sulla sorpresa si spegnerebbe sul nascere in un bagno di sangue; neanche la pelle dura degli orchi può competere con la polvere da sparo e i dardi dei piccoli uomini.
Frakasso ordina così il fuoco ingannevole delle baliste e delle catapulte, ordina a Goblin senza esperienza di far movimento sulle colline e al contempo impartisce alla sua waaagh! gli ultimi ordini. Il piano è semplice: approfittando della prima oscurità e del fattore sorpresa i cavalcacinghiali e i cavalcalupi saranno addosso al nemico prima che le folte barbe possano organizzare il contrattacco.
Dopo che alcuni massi cadono nelle vicinanze delle difese naniche e qualche colpo d’avvertimento di questi viene sparato, Frakasso e le zanne dei cinghiali sono loro addosso. Alcuni orchi cadono, ma le truppe veloci dei cavalcalupi sono già impegnate in cruenti corpo a corpo col nemico. Una ad una, le macchine avversarie sono piegate al silenzio in maniera brutale, da avversario che mai ha conosciuto civiltà. Balestrieri e archibugieri gettano le armi per impugnare le spade e difendersi in un combattimento che non è loro congeniale. Tra famelici lupi tenuti a digiuno da giorni, zanne in corsa di cinghiali che compaiono dal nulla e aggrediscono con assurda, spietata e letale ferocia, palle roteanti impazzite di fanatici goblin ridotti alla follia da mescolanze indicibili di bacche e funghi...
Grazie ad un potente artefatto, una volta ucciso, Herzy esplode (e con sé il suo lupo) in un bagliore fragoroso e scomposto soltanto pochi attimi dopo, subito prima di portarsi appresso una lunga serie di cadaveri.
Poco distante, un gruppo di musi duri tiene la propria posizione dimostrando, per una volta, una disciplina più che rara per dei pelleverde mai abituati all’ordine! Nel frattempo, Frakasso appare invincibile. I nani di Vladimiro il Bevone assistono impotenti alla morte del loro capo... altri nani muoiono... si contano i morti anche tra i pelleverde... pochi...
Frakasso continua a massacrare gli avversari tra cui uno sventurato campione che, dopo lo scontro in sfida col bestione, non sarà mai più riconoscibile. L’esercito converge sulla guardia di Grimadin che, imprecando, incita i suoi alla lotta. Lo stesso generale dichiara un’ultima, coraggiosa carica, al comando della sua guardia. Ma la waaagh! di Frakasso è famosa per il colpo mortale del suo generale! Ed egli, una volta di più, sta per darne manifesta testimonianza...

Epilogo

Dissolvenza...
Il primo piano sulla sguardo vuoto e assente del viso senza vita di Grimadin lascia pian piano il campo orizzontale al retro del contingente orchesco, che fatta incetta di viveri e armi, muove verso l’interno...
Potrà essere fermato?

Sensazioni

Per quelle dei protagonisti si rimanda ai commenti.
Mauro è sembrato troppo arrendevole, troppo giudice di un roster a detta di altri poco efficace; è sembrato contratto quando non doveva, poco convinto nel lancio dei dadi (e i dadi lo avvertono!).
Stefo è partito piano, abbastanza impacciato, seppure il roster era ben congeniato ed equilibrato, soprattutto azzeccato, viste le forze schierate dal nemico. Ma piano piano ha preso fiducia e un bel 5 su un test di rotta altrimenti perso gli ha dato quel pizzico di sicurezza che mancava.
Ragazzi, fermiamo gli orchi!

Classifica
Orchi 40 (2)
Caos 13 (1)
Nani 13 (2)
Bretonnia 7 (1)
Ocuri 7 (1)
Impero 0 (1)

1 comment:

pestens said...

Volevo far notare come il fotografo del resoconto precedente sia stato molto più bravo di quello del post attuale!!!