Eserciti in campo

Wednesday, September 21, 2011

I DRUCHII VINCONO IL TORNEO DI WHFB VII ed. 2010-2011!

È il giorno più lungo. Ed è quello decisivo. Sul campo di battaglia si osservano schierati l’esercito dei druchii e quello dei ratti. Ne conosciamo i temibili reparti. Da un lato, supportata dal fuoco delle baliste mietitrici e delle tre unità di balestrieri, la guardia nera di kouran attende soltanto il momento giusto per entrare in corpo a corpo con l’avversario. L’idra fornisce la copertura del fianco sinistro. Arpie ed ombre rappresentano invece la possibilità concreta di rallentare ed attaccare il nemico prima ancora che si avvicini alle truppe schierate. Dalla parte opposta le orde di ratti e schiavi fanno da cornice al cuore dell’esercito skaven, rappresentato dall’unità dei monaci che spinge la campana del destino, dagli incensiferi al seguito e dalla forza inarrestabile dell’abominio. I jezzail sul fianco destro e la ruota del destino sul sinistro offrono potenza di fuoco e fulmini al servizio dei ratti. Il silenzio della piana è interrotto dal primo lancio di dardi elfici e dai primi vortici della magia oscura; i primi ratti cadono sul campo. Muoiono pochi monaci, saggiamente protetti da un magico sortilegio. Le arpie entrano in campo aperto. Le ombre partecipano alla fase di tiro concentrando il fuoco sui jezzail. I ratti cominciano a muoversi avanzando. Il demone che ore li protegge dal tiro con uno scudo quasi impenetrabile spinge i druchii a mirare solo il grosso (e più vicino) bersaglio dell’abominio. Ferendolo più volte. I ratti continuano ad avanzare ma nel momento in cui (ancor più vicini) perdono i favori del demone che li protegge vengono infilati uno ad uno dai dardi degli elfi. Cadono i jezzail, viene rallentata e ridimensionata l’unità dei monaci, che infine vede la campana crollare come un castello di carte sulle proprie teste. Nel pieno centro della piana infuria lo scontro corpo a corpo tra la guardia nera (da una parte) e l’abominio supportato dall’unità di ratti guidata dal generale avversario (dall’altra). L’abominio cade dopo svariate rigenerazioni, impossibilitato a sferrare i suoi micidiali attacchi grazie ai magici poteri della spada del grande eroe dei druchii. Kouran uccide il generale nemico. L’unità di questo è quindi battuta. Ai ratti non basta un micidiale sortilegio, scagliato con forza inarrestabile, a cambiare le sorti di un equilibrio ormai fatalmente instabile. E mentre alcuni skaven riescono finalmente (ma ormai troppo tardi) a fuoriuscire dal terreno, dietro le linee nemiche, l’idra da guerra dapprima lancia soffi di morte poi carica i monaci rimasti. La ruota del destino continua a “girare”. Ma è sola. Per gli skaven è giunta la fine. La fine di un’era?

6 comments:

The President said...

Ragazzi, che dire?! Una piccola grande soddisfazione, perché giunta al termine di un bel torneo, giocato abbastanza bene, con un ottimo roster base e un esercito divertente e ora più che mai competitivo! Ovviamente, come al solito, conta anche la fortuna. Ma la bravura dell’avversario e la forza indiscutibile dei pezzi del suo roster sono sempre state in grado di annullarla. Non stavolta. Le magie delle due incantatrici (tirate casualmente all’inizio) sono uguali e pessime, in particolare contro gli skaven. Agli elfi riescono due incantesimi inarrestabili (grazie all’uso contemporaneo, studiato, entrambe le volte, di sei dadi potere) e un incantesimo fallito (idem) che stava per costare assai caro. Agli skaven un inarrestabile micidiale e un fallito. Ciò che veramente ha pesato è la cessazione, dopo solo un turno, della protezione dal tiro del demone cornuto. E la sfortuna sopra media dimostrata nei tiri dell’abominio che, nell’unica occasione in cui sarebbe stato in grado di attaccare, ha fallito il test di resistenza cagionato da kouran. Per gli elfi, invece, credo che il grande numero di dadi tirati, soprattutto per quanto concerne il tiro, renda possibile affidarsi maggiormente agli stessi. Così come l’altissima disciplina dei guerrieri e degli eroi rende meno plausibili fughe, rotte e paure incontrollate o incontrollabili. I druchii tornano a naggaroth entusiasti. Hanno razziato, brutalizzato, ucciso. Di fronte ad umani, mezzi umani e creature mortali di ogni tipo. Hanno umiliato le giovani dame di bretonnia. E hanno infine innalzato al cielo enormi colonne di fumo denso e nero bruciando carne di ratto fresca. Fu soltanto fortuna?

Lthandius said...

No, fu tanta pianificazione, un roster bilanciato e un libro degli eserciti fortemente competitivo per quanto concerne oggetti magici, magia e abilità delle truppe.
Certo, con gli Skaven la partita è sempre aperta, ma non mi vanterei di aver battuto Bretonnia, esercito fermo alla sesta edizione come regole di composizione e ormai ampiamente conosciuto per limiti e punti di forza, diverso il discorso con l'Impero, che per mia incapacità di tirar fuori il fritto dalle truppe subisce ancora una volta una classifica bassa. Pianificherò di più e meglio per arrivare a quadra, sperando che ci sia una giustizia in cielo e che la nuova lista esercito imperiale sia all'altezza delle aspettative.
Congratulazioni al vincitore, che ha affrontato il lungo cammino alla vittoria con costanza e dedizione.
Applausi agli sconfitti, mancò la fortuna non il valore.

Asciaparlante said...

Grande Simo, hai sovvertito ogni pronostico!
Solo che mi piacevi di più quando i tuoi orchi si azzuffavano tra loro! :DDD torna alle origini!!

Lthandius said...

PENA per l'assenza di foto.
Benino per la mappa della battaglia, schizzata con la proverbiale pazienza dell'SDC :D

Lthandius said...

Chissa come sarebbero andate le cose se ci fossero state affiancate ai Clanratti le squadri armi dotate di Scorticatori :)
Stefo daje, rinnova l'armamentario dei tuoi rattonzi, torna ad essere il mandingo di una volta e dimostraci che anche in assenza di pubblico sai dar spettacolo

The President said...

Ma il commento di Stefo? Forza, CAMPIONE!